“La ragione annulla ciò che è grande, bello e vivo. Ci rende infelici: impiccolisce le cose, le restringe via via che cresce” P. Citati
In nome della ragione sovente, uccidiamo la stessa e noi stessi. Il bambino che eravamo e forse ancora siamo, amava e si divertiva a sguazzare nell’unica pozzanghera melmosa, sulla via di ritorno a casa, pur anche e ben sapendo che la mamma avrebbe avuto una reazione di ragionevole disapprovazione, appena giunto sulla soglia di casa. Ella si sarebbe arrabbiata non solo perché il bambino insito in noi si era sporcato, ma anche perché avrebbe lordato la casa appena pulita con ragionevole amore o semplicemente per un malcelato senso del dovere.
A chi dunque, dare ragionevolmente ragione? Al bambino? Alla mamma?
Io direi alla pozzanghera melmosa! Essa non ha chiesto d’esser pozzanghera, né di essere sul cammino del bimbo, né di essere disturbato dal discolo. Nemmeno pensava di far divertire quel frugoletto che eravamo; poiché era una nostra ragionevole scelta.
Saltellare in quell’unica polla d’acqua, che nulla aveva fatto per essere, dal bambino, sbeffeggiata e spruzzata fuori dalla sua dimora, aveva reso felice l’infante e lo aveva fatto sentire grande, vivo e per un breve attimo di ottimista.
Cosa distrusse quell’istante di gioia e pace? Fu il rimprovero della mamma stanca, depressa, forse non apprezzata né valorizzata come da piccolina aveva fantasticato e che ora riversava tutta la sua infelice frustrazione sul sangue del suo sangue. Eppure non ha colpa …è infelice.
Quella minuscola pozzanghera diventava ancora più piccola e domani, ancora nel solito posto, sarà invisibile agli occhi innocentemente disincantati del bimbo che è in noi …Seppure ancora là, egli non la guarderà più, per non vedere la mamma ancora infelicemente adirata con lui, o forse con la vita stessa.
Il bambino che eravamo scompare perché… ragiona.
È così annullata la ragione dell’incolpevole pozzanghera, del bambino felice ed anche della mamma che, conscia o meno, aveva annullato ciò che è grande ma non duraturo: il bambino innocente che era in ognuno di noi e che tutti siamo stati.
Q. D.
L’infanzia descritta attraverso una pozzanghera!!!